domenica 16 maggio 2010

Dedicato a Ronnie James Dio


Today my heart is broken, Ronnie passed away at 7:45am 16th May.
Many, many friends and family were able to say their private good-byes
before he peacefully passed away. Ronnie knew how much he
was loved by all. We so appreciate the love and support that you have
all given us. Please give us a few days of privacy to deal...


Con questo messaggio, Wendy, moglie e manager di Ronnie James Dio, ha dato oggi l'annuncio della sua scomparsa.

Con Ronnie James Dio, se n'è andato un pezzo della mia vita. Un pezzo importantissimo. Non penso che oggi amerei la musica quanto l'amo se non fosse stato per lui. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e poter parlare con lui in più di un'occasione... mi aveva colpito per la sua umanità e umiltà, e dire che lui era una vera leggenda, ma questo non lo faceva mai pesare a nessuno, perché era anche un grande uomo. Lui di corporatura così minuta, ma col talento, il cuore e soprattutto la voce di un gigante.

Addio Ronnie, non dimenticherò mai tutto quello che mi hai insegnato, tutte le emozioni che mi hai dato. Senza di te, i Drakkar e i Crimon Dawn non sarebbero mai esistiti. Così come centinaia di altre band heavy metal ben più importanti delle mie. La tua musica resterà sempre con me, eterna testimonianza della tua grandezza. I tuoi fan ti amavano e tu amavi i tuoi fan. La tua eredità sarà eterna.

martedì 23 marzo 2010

Creare

Tornare a dare forma a un'opera dopo quasi dieci anni è come aprire una porta sul passato e renderti conto che sei ancora tu, ma sei cambiato. La tua vita è un'altra, la tua arte è un'altra. E fa paura, ma è anche meraviglioso. E ti porta a chiederti quale sia il significato profondo di quello che hai dentro, sempre che ce ne sia uno.
In questi dieci anni non sono stato con le mani in mano: ho comunque composto canzoni, qualcosina ho registrato ("Classified" e il demo dei Crimson Dawn) e ho continuato a respirare musica, anche se a volte ho preferito trattenere il fiato per non soffrire troppo. Ma entrare in studio con la consapevolezza di dover registrare un vero e proprio album è una cosa diversa. Da un certo punto di vista, è come riannodare i fili di un'esistenza passata, riprendere un discorso lasciato a metà così tanto tempo fa che ormai non sei nemmeno più certo di cosa volevi dire. Ma è anche un'esperienza esaltante. Estasi creativa, voglia di uscire dal guscio in cui ti eri chiuso, di viaggiare, di lottare ancora. Di aprirti al mondo nel modo più diretto e personale che conosci. Di buttare fuori quello che hai dentro.
Passione. Bruciante, concreta. E d'improvviso capisci che covava sotto le cenere da troppo tempo, ma che al tempo stesso nulla succede per caso. Che probabilmente aveva BISOGNO di restare sotto traccia per un po', perché l'arte si alimenta di vita, e non può nutrirsi se quella vita non la vivi, non la assapori, con tutte le sue cazzate, i suoi sbagli, i suoi momenti di gloria, le cose belle e brutte. A volte, per tornare a trovare le parole o le note, hai bisogno di accumulare esperienze, di cambiare prospettiva, di ritrovare qualcosa che valga la pena di essere raccontato e la voglia di raccontarlo.
Di crescere.