giovedì 17 aprile 2008

Classici in due parole - Chapters from a Vale Forlorn


Falconer - Chapters from a Vale Forlorn

Secondo album per gli svedesi Falconer, e il risultato è anche superiore a quello del già ottimo debutto. "Chapters..." è un disco sorprendente per come riesce a miscelare potenza, tecnica, velocità, melodia, atmosfera, intensità. E' un matrimonio perfetto di power metal e folk nordeuropeo, dove le ispiratissime chitarre di Stefan Weinerhall disegnano riff memorabili nella loro semplicità, e il menestrello Matias Blad dimostra che non serve necessariamente urlare, per essere un grande cantante heavy metal.
I momenti indimenticabili sono tanti, e ne fanno una gemma che merita di essere scoperta, soprattutto da chi ama il power/folk ma poco sopporta le derive punk di molti gruppi del genere. Brani da segnalare: Enter the Glade e Stand in Veneration. Ma non c'è una sola delle nove canzoni incluse che non sia meritevole di numerosi ascolti. Il futuro del power passa per gruppi come i Falconer - che il pubblico se ne renda conto o meno.

giovedì 10 aprile 2008

Classici in due parole - Painkiller

Recentemente, sul sempre mitico forum del Bar Dello Sport, è nato un topic in cui segnalare, in poche righe, gli album che amiamo di più: una sorta di condivisione di conoscenza musicale. Da utente fisso nonché amministratore del forum, anche io ogni tanto posto qualche consiglio. Per ravvivare un pò il blog, che langue ormai da due mesi causa impegni di real life, ho pensato di riportarli anche qui.

Comincio con la mia ultima segnalazione.




Judas Priest - Painkiller

Dopo un paio di album gradevoli, ma fin troppo "americani", i grandi vecchi dell'heavy metal decidono di tornare a picchiare duro per ribadire la propria supremazia sui tutti i "giovinastri" e zittire chi già li dava per finiti. Il risultato è un album-capolavoro di assoluta modernità: tecnica strumentale, sonorità, approccio non sono quelli di una band con già vent'anni di carriera - e di successi - alle spalle. Sono anzi quelli di un gruppo assolutamente al passo coi tempi, con una carica e un'energia da far impallidire i loro giovani epigoni, unite all'esperienza e alla maturità date dalla loro lunga e importante storia. Sono pochissime le band capaci di sfornare, nella loro vita artistica, più di un album "seminale" e di grandissima influenza; ancora meno quelle che ci riescono in epoche diverse. Ma questi sono i Judas Priest.

Brani da ricordare... Beh, bisognerebbe citarli tutti. Ma la title-track è forse quella che più di ogni altra segna un'epoca per il metallo, tanto da restare ancora oggi, dopo 16 anni, un punto di riferimento imprescindibile.

Se volete spiegare a qualcuno cosa significa "Heavy Metal", questo è il disco giusto.


A corollario, un bel video, che ci sta sempre bene!



Faster than a bullet
Terrifying scream
Enraged and full of anger, he's half man and half machine
Rides the metal monster
Breathing smoke and fire
Closing in with vengeance, soaring high